C’è un pezzo d’Irpinia che brilla nel panorama enologico internazionale: si tratta di Rosamaria, il Rosato D.O.C. della Cantina Ponterotto, che ha conquistato la Medaglia d’Oro al prestigioso XXIII Concorso Enologico Internazionale “Città del Vino”. Un risultato straordinario che celebra la passione dei fratelli Di Pietro e la forza autentica del territorio.

Il riconoscimento
Il concorso si è svolto a Siena, nella Fortezza Medicea, dal 6 all’8 giugno 2025, riunendo oltre 1.500 etichette da tutta Italia e da 11 Paesi stranieri. Solo 330 campioni hanno raggiunto il punteggio minimo per la medaglia d’oro (87,6/100), secondo i rigorosi parametri OIV. Tra questi, Rosamaria si è distinto per eleganza, personalità e fedeltà territoriale, conquistando giuria e pubblico.

Il profilo del vino
Prodotto a 550 metri di altitudine a Montemarano, Rosamaria nasce da uve 100% Aglianico, coltivate su terreni argilloso-calcarei. La vendemmia tardiva (novembre) e la vinificazione curata regalano un rosato di colore cerasuolo brillante, con sentori di fragola, ciliegia, melagrana, mirto e pepe nero. Il gusto è fresco, sapido e perfettamente equilibrato: un vino versatile, ideale con piatti di mare e aperitivi gourmet.

Un premio che celebra territorio e identità
La cerimonia di premiazione si terrà il 5 luglio alle ore 11:00 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida, del Sindaco di Roma e delle autorità regionali e locali. Un evento che non celebra solo l’eccellenza enologica, ma anche il legame profondo tra vino e comunità: accanto ai produttori, infatti, saranno premiati anche i Comuni delle aziende vincitrici.

Le parole della famiglia Di Pietro
«È per noi una grande soddisfazione» – dichiarano Antonio, Gaetano e Maria Luisa Di Pietro – «perché questo riconoscimento rende onore al nostro impegno quotidiano nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, nel rispetto della tradizione contadina e nel legame inscindibile con la nostra Irpinia».

Conclusione
Con Rosamaria, Cantina Ponterotto porta l’Irpinia nel cuore della Capitale e afferma il valore di un progetto vitivinicolo fondato su passione, territorio e qualità autentica. Una bottiglia da gustare, ma anche da raccontare.