Una storia di famiglia, terra e ritorni: l’Irpinia come scelta di vita
Nel paesaggio silenzioso e possente dell’Irpinia, a Mirabella Eclano, si trova Azienda Agricola Ponterotto. Non è una cantina qualsiasi. È il ritorno a casa di una generazione che ha deciso di non dimenticare. È il sogno condiviso di tre fratelli – Antonio, Gaetano e Maria Luisa Di Pietro – che hanno scelto di trasformare l’eredità agricola dei nonni in un progetto contemporaneo, etico e profondamente radicato.
Ponterotto nasce ufficialmente nel 2019, ma affonda le sue radici molto prima, nella memoria dei racconti familiari, nei gesti antichi dei nonni contadini, nel paesaggio che per anni ha continuato a parlare anche a distanza. Il nome stesso è un omaggio a un luogo fisico e simbolico: l’antico ponte romano che sovrasta il fiume Calore, testimone immobile di passaggi, connessioni e ritorni.
L’azienda si sviluppa su tre tenute – Mirabella Eclano, Santa Paolina e Montemarano – territori vocati, ognuno con una propria anima. Qui si coltivano vitigni autoctoni come Aglianico, Falanghina e Greco di Tufo, con una cura che va oltre la tecnica: è una forma di rispetto, di ascolto, di relazione quotidiana con la terra. La vigna non è vista come strumento produttivo, ma come organismo vivo, da accompagnare e custodire.
La filosofia produttiva di Ponterotto è chiara e rigorosa: lavorare in armonia con l’ambiente, selezionare a mano ogni grappolo, vinificare con sobrietà, lasciare che sia il terroir a parlare. I vini sono autentici, mai costruiti, capaci di restituire il respiro delle colline irpine, la mineralità dei suoli vulcanici, la sapienza contadina che abita ogni scelta.
Ma ciò che rende davvero speciale Ponterotto è la sua dimensione umana. Non è solo un’azienda agricola: è un luogo che accoglie. L’agriturismo immerso nel verde, la piscina tra i filari, le degustazioni lente e narrative, gli incontri con i produttori: tutto contribuisce a creare un’esperienza immersiva, emozionale, fatta di dialoghi veri e di scoperta lenta.
In un mondo che corre, Ponterotto ha scelto di restare. Di fermarsi. Di coltivare, nel senso più profondo del termine: vite, identità, relazioni. È questo che rende l’azienda non solo una promessa del vino irpino, ma una realtà già oggi capace di ispirare, emozionare, raccontare.
Un progetto che Sorrento Coast è orgogliosa di accompagnare e promuovere, perché nei suoi vini, nella sua accoglienza, nella sua visione, c’è l’essenza stessa dell’Irpinia più vera.